Rassicurata da padre Migliorini sull’origine soprannaturale del “dettato”, Maria Valtorta proseguiva la stesura degli scritti sui quaderni procurati dallo stesso padre. Con lo stesso sistema usato per l’Autobiografia, stando sempre a letto, ella scrisse quasi ogni giorno fino al 1947, ad intermittenze negli anni successivi fino al 1951. Riempì altri 122 quaderni per complessive altre 13.193 pagine. Scriveva di getto, per ispirazione, senza predisporre schemi e senza neppure sapere cosa avrebbe scritto giorno dopo giorno. Non consultava testi di sorta, ad eccezione della Bibbia e del Catechismo di Pio X
