SI PENSA AD UNA FUSIONE

Gabriele Virili, che in virtù di una clausola di garanzia inserita nello Statuto esercita per tre anni un certo potere sulla Fondazione da lui costituita, propone a Emilio Pisani, che subito aderisce, di fondere le due Fondazioni in una sola. Non si raggiunge lo scopo perché Virili vuole la fusione “propria” e Pisani vuole la fusione “per incorporazione”. Scadono i tre anni della clausola di garanzia e ogni potere rimane nelle mani del presidente Zucchini, al quale Emilio Pisani proporrà invano di modificare la denominazione della sua Fondazione (chiamandola, per esempio, “Fondazione Accademia Valtortiana”) allo scopo di permettere il reciproco riconoscimento con spirito di vero servizio alla causa valtortiana.